Michele Beretta ha concluso la gara di durata più importante del mondo in dodicesima posizione, archiviando un’esperienza preziosa per le edizioni future sul Circuit della Sarthe; il lecchese ha infatti portato la sua Porsche 911 RSR sotto la bandiera a scacchi della sua prima 24 Ore di Le Mans, nonostante qualche piccolo inconveniente tecnico, dividendo la vettura del team Proton Competition con Horst Felbermayr Jr e Max Van Spluntener.
Scattati dalla dodicesima posizione in griglia proprio con Beretta alla guida, la Porsche #78 ha disputato un positivo inizio di gara raggiungendo la decima posizione alla sesta ora di gara. Purtroppo, a rallentare il ritmo di Michele Beretta e dei suoi compagni sono giunti alcuni problemi tecnici che hanno fatto uscire dalla top ten l’azzurra vettura “Made in Weissach”.
Beretta è poi risalito per guidare gran parte della notte con un passo gara veloce e costante, senza prendere inutili rischi e accumulando un’esperienza importante, che gli garantirà un bagaglio prezioso per le edizioni future della maratona francese.
Il team Proton Competition, con cui Michele è in testa alla European Le Mans Series, si è confermato essere una squadra di alto livello, in una gara durissima e che riserva sempre molte sorprese.
Archiviata la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, il giovane della 4 Motorsport è già proiettato verso l’altro importante impegno che lo attende questo weekend, la 24 Hours ADAC Total of Nordschleife Nürburgring, gara in cui sarà in pista con l’Audi R8 del Team Phoenix Racing, al fianco di Kim Luis Schramm, Joules Gounon e Frank Stippler.
“Sono soddisfatto di Le Mans, è una gara stupenda. Abbiamo avuto qualche piccolo problema che non ci ha permesso di lottare per la top 5 che era alla nostra portata. Per quanto riguarda la vittoria non avevamo le velocità di Aston Martin e Ferrari, ci mancava qualcosa in termini di BoP, come Porsche, per poter essere più veloci in rettilineo. Purtroppo nel corso del mio secondo stint di sera, immediatamente dopo il rifornimento, ho avuto un problema alla sospensione anteriore destra che mi ha costretto a rientrare ai box a causa delle preoccupanti vibrazioni. Forse per i tanti cordoli, durante la notte si è anche è staccato il diffusore, facendoci perdere tempo prezioso. Il team è stato molto veloce in entrambi i casi ed ha individuato e risolto i problemi con professionalità, ma abbiamo perso quasi 8 giri, che alla fine ci hanno fatto scendere dal settimo al dodicesimo posto. Le Mans è una gara dura per la meccanica delle vetture e questi problemi possono accadere, come abbiamo visto succedere a molti nel corso della gara, ed il team è stato super preparato, davvero fantastico.”
Prima di archiviare l’esperienza di Le Mans e concentrarsi completamente sull’imminente 24 Hours ADAC Total of Nordschleife Nürburgring, Michele fa una considerazione che è anche un augurio.
“Guardando alla gara, come ho detto, è bellissima ma il pubblico mi è mancato. Dopo l’arrivo, ho sentito che mancava l’aria di festa che si respira proprio grazie al pubblico. Spero che questa sia un’edizione unica nel suo genere e il prossimo anno…”