L’edizione 2017 della Rolex Daytona 24 Hours sarà ricordata come una delle più fredde e bagnate della storia.
Dopo le prime ore di gara sull’asciutto, le condizioni meteo sono drasticamente cambiate non appena ha iniziato a calare la notte sul tracciato americano. Prima una pioggia sottile che ha costretto i piloti a continuare con pneumatici slick su una pista viscida e insidiosa, poi il diluvio che ha costretto la Direzione Gara anche ad una lunga neutralizzazione con Safety Car per la mancanza dei requisti minimi di sicurezza e visibilità. Alle prime luci dell’alba le condizioni sono migliorate e la battaglia si è accesa fino a concludersi, in tutte le classi, al fotofinish.
Per Michele Beretta, dopo i positivi riscontri nelle prove libere e in qualifica, ha vissuto una gara in salita al volante della Lamborghini Huracan GT3 del team Grasser Racing: “È stata un’esperienza bellissima – dice Michele Beretta al rientro dalla Florida – L’atmosfera è molto diversa da quella delle gare europee e la vicinanza e il calore del pubblico americano ti danno una carica speciale. Purtroppo la nostra 24 Ore è stata segnata da un paio di contatti nelle fasi iniziali che ci hanno fatto perdere diversi giri. Dopo una notte lunga e difficile a causa delle avverse condizioni meteo, nella quale ho guidato per quasi 6 ore, ci siamo dovuti arrendere a causa di un problema elettronico a quattro ore circa dalla fine. Un vero peccato perchè avevamo un buon passo in gara in tutte le condizioni, forse non per lottare per la vittoria in GTD, ma senza dubbio per giocarci un risultato nelle posizioni di vertice. Spero di avere occasione di tornare a correre molto presto in America perchè sono rimasto affascinato da questo evento e dall’ambiente del motorsport a stelle e strisce.”